SAMUELESILVA
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Sombrero Wire Manager

30 Agosto 2008

L’ultima volta che ho provato a mettere la testa sotto la mia scrivania (tre mesi fa) sono stato aggredito da un esercito di cavi che, armati di spine, hanno cercato di intrappolarmi e catturarmi come ostaggio. Ho dovuto staccare l’alimentazione generale per uscirne vincitore. Da quel giorno sono alla ricerca di una soluzione che mi permetta di ordinare i cavi in modo che si riesca almeno a guardare là sotto senza paura. Non è un’impresa facile. Qualche tempo fa mi sono imbattuto in questi Sombrero Wire Manager creati dalla fervida mente di Andrea Ruggiero. Si tratti di piccoli oggetti che avvitati sotto il tavolo permettono di legare i fili in modo preciso. Forse non sono la soluzione ottimale per i cavi di alimentazione ma per le periferiche USB che hanno un cavo di sezione ridotta potrebbero essere un’idea geniale; certo può bastare anche qualcosa di simile che abbia un design gradevole e che al tempo stesso non sia pericoloso se qualche temerario volesse avventurarsi proprio sotto la scrivania. Se non vi basta l’idea ma proprio volete i Sombrero Wire Manager (nome altisonante) originali potete trovarli da Doug Mockett: costano solo 4 dollari l’uno.

Sombrero Wire ManagerSombrero Wire ManagerSombrero Wire Manager

Mamme in rete

29 Agosto 2008

Ieri pomeriggio ho aperto con avida curiosità D (La repubblica delle donne), numero del 23 agosto. Se non erro si tratta dell’inserto dedicato al mondo femminile di Repubblica. Nello spazio WEB della rivista ho trovato un bellissimo articolo di Irene Alison dedicato alle mamme bloggers dal titolo ‘Il post della buonanotte‘. Si tratta di due pagine, molto interessanti: statistiche, interviste, informazioni, ironia; non i soliti luoghi comuni per intenderci.

Stasera mi sono infilata nel letto e ho trovato, nell’ordine: un fumetto dell’uomo ragno, il nano Dotto a grandezza naturale, una giraffa di gomma masticabile, un trapano giocattolo, e last but not least, un tappeto di Oro Saiwa sbriciolati. Poi ti chiedi perché quando hai dei bambini non fai più sesso… (Claudia de Lillo)

Ho pensato bene di fare una scansione dell’articolo originale per poi trovarlo comodamente in rete. Furbo. Ecco comunque un comodo ed esaustivo elenco (aggiornato) delle migliori blog mamme della rete:

E’ interessante notare come tutti i blog elencati utilizzino una piattaforma: Splinder oppure Blogspot. Evidentemente le mamme non sono sufficientemente tecnologiche per utilizzare WordPress; più probabilmente hanno meno tempo da dedicare alle alchimie tecniche. Una cosa però è sicura: leggendo certe ‘divertenti’ situazioni passa davvero la voglia di avere un figlio. :)

Il post della buonanotteIl post della buonanotte

Cloverfield

28 Agosto 2008

CloverfieldIeri sera ho visto Cloverfield. Da diverso tempo volevo studiare la creatura di JJ Abrams ma solo in queste vacanze (a quasi sette mesi dall’uscita del cinema nelle sale) sono riuscito a trovare il modo e la voglia. L’intenzione era anche quella di scrivere un post. Poi ho cercato qualcosa in rete e sono rimasto davvero colpito e affascinato da quante discussioni ha generato il mostro. Un mostro che genere discussioni, interessante. Ho scoperto che JJ Abrams (che, per chi non lo sapesse, è il padre di ‘Lost’) è un incredibile perfezionista e che dietro la storia di Coverfield esiste tutta una trama intrecciata di idee e richiami che esaltano i particolari. Due parole, semplici semplici, voglio scriverle comunque. Cloverfield è un film bellissimo. Questo è chiaro. Un mostro attacca Manhattan e nessuno riesce a fermarlo: un gruppo di amici fugge per le vie della città insieme alla telecamera che racconta i loro pensieri ed il loro punto di vista. E’ un film angosciante, che non ti lascia respirare, faticoso. Molto faticoso. Al momento dei titoli di coda mi sono ritrovato stanco, perplesso, in piedi ed elettrizzato. Assolutamente da vedere. Anche due volte, per capire meglio.

Toro d'estate

27 Agosto 2008

Toro d'estateDomenica prossima inizia il campionato di calcio. Sono in trepidante attesa. Ho aspettato diverso tempo, questo post volevo proprio scriverlo dopo l’arrivo del bomber da doppia cifra: perché sapevo che sarebbe arrivato, perché sapevo che il nostro ‘GRANDE’ presidente ci avrebbe regalato un attaccante di valore. Sono soddisfatto della campagna acquisti, per una volta ho visto un ottimo Toro d’estate. A dire il vero si tratta del secondo anno consecutivo, ma poi sappiamo tutti come si sono comportati gli acquisti del 2007. Ricapitoliamo.

Cessioni: Comotto, Dellafiore, Motta, Grella, Recoba, Bottone, Biejlanovic, Lazetic, Oguro, Melara.
Acquisti: Calderoni, Pratali, Amoruso, Abate, Bianchi, Saumel, Ogbonna, Colombo.

Il miglioramento si nota ad occhio nudo; le uniche cessioni dolorose sono quelle di Comotto e Grella: il primo voleva andarsene, il secondo ci ha permesso di monetizzare. Per gli altri nessun rimpianto, anzi, quasi soddisfazione. Analizziamo la rosa. Calderoni sarà l’alternativa a Sereni e penso che si possa definire un rincalzo di lusso. Diana sostituirà Comotto nel ruolo di terzino destro, Pratali sarà il nuovo difensore centrale che affiancherà Natali. Il centrocampo si rinforza con l’arrivo di Saumel (visto giocare con il Brescia, prevedo per lui un grande campionato) mentre l’attacco potrà giovarsi della coppia Amoruso-Bianchi, oltre 30 gol a Reggio nella stagione 2006-2007. Sono un grande estimatore di Gianni de Biasi e del nostro capitano Alessandro Rosina, penso che questa sia per loro la stagione della verità: non possono fallire. La coppia Cairo-Pederzoli ha costruito una squadra di grande talento con giocatori giusti al posto giusto. Io considero molto sfortunata anche la stagione scorsa; senza infortuni e polemiche varie penso che la classifica del Toro avrebbe potuto e dovuto essere migliore. Credo che il Toro quest’anno possa arrivare nelle prime otto. L’attacco è da paura: Bianchi, Rosina, Di Michele, Amoruso e Stellone, ben poche squadre (io dico 6) possono vantare un reparto offensivo superiore. Se Saumel si confermerà quello che io credo (cio è un centrocampista carismatico e concreto) quest’anno forse riuscirò anche a divertirmi. Incrocio le dita e Forza Toro!

Rolando Bianchi al Toro

Qual è, sempre e comunque

26 Agosto 2008

Ultimamente mi capita di leggere sempre più di frequente qual’è. E’ sbagliato. Anche WordPress mi segnala l’errore con una bella riga rossa. Perché si scrive senza apostrofo? E’ molto semplice: si tratta di una troncatura e, come la grammatica italiana insegna, le parole troncate non richiedono apostrofo. La seconda domanda è più difficile: perché è una troncatura e non un’elisione che notoriamente non richiede l’apostrofo? Si ha una troncatura quando la parola che perde l’ultima lettera viene utilizzata davanti ad una consonante senza la lettera finale. ‘Qual buon vento ti porta’ e non ‘Quale buon vento ti porta’ giusto per fare un esempio. Ultimamente il poco utilizzo di ‘qual’ ha fatto crescere la corrente di chi ne considera arcaico l’utilizzo; la grammatica però non conosce la moda, a me piace definirla una scienza ‘quasi’ esatta. Si evolve certo, cambia, si migliora: ma non per vezzo. In conclusione si scrive qual è. Senza apostrofo.

“Che si scriva un uomo e non un’uomo, un enorme peso e invece un’enorme ingiustizia è una distinzione non fondata sulla fonetica ma sulla schematizzazione dei grammatici. Distinzione artificiale è perciò quella fra “troncamento” e “elisione”, ma una volta che questa distinzione si accetti, ne discende come un corollario ineluttabile che si debba scrivere senza apostrofo tal è, qual è…”. (Bruno Migliorini)

Concludo questa lunga e noiosa disquisizione grammaticale citando due poeti, due scrittori che hanno fatto la storia d’Italia.

Dante Alighieri, La Divina Commedia, Inferno Canto I
E qual è quei che volontieri acquista,
e giugne ‘l tempo che perder lo face,
che ‘n tutti suoi pensier piange e s’attrista;
tal mi fece la bestia sanza pace,
che, venendomi ‘ncontro, a poco a poco
mi ripigneva là dove ‘l sol tace.

Alessandro Manzoni, I Promessi Sposi, Capitolo XXV
E non sapete voi che il soffrire per la giustizia è il nostro vincere? E se non sapete questo, che cosa predicate? di che siete maestro? qual è la buona nuova che annunziate a’ poveri? Chi pretende da voi che vinciate la forza con la forza? Certo non vi sarà domandato, un giorno, se abbiate saputo fare stare a dovere i potenti; che a questo non vi fu dato né missione, né modo. Ma vi sarà ben domandato se avrete adoprati i mezzi ch’erano in vostra mano per far ciò che v’era prescritto, anche quando avessero la temerità di proibirvelo.

Peppe la puzzola

25 Agosto 2008

Test personaggio CartoonHo deciso di partecipare al celebre test ‘Che personaggio dei cartoon sei?’ trovandolo un pochino stupido. San Valentino non è un giorno festivo, almeno mi sembra. Il risultato è decisamente triste: ebbene si, assomiglio a Peppe la Puzzola; personaggio ‘Looney Toons’ che sinceramente non conoscevo.

PEPPE LA PUZZOLA
Sei un vero amante. Romanticismo, fiori e vino è ciò di cui hai bisogno per divertirti. Prendi sul serio tutti gli impegni. Sei una persona amante della famiglia. Chiami la mamma ogni domenica, e non ti dimentichi mai un compleanno. Sei sexy e attrai l’attenzione di molte persone.

L'alimentatore dell'iPhone è un po' costoso

23 Agosto 2008

La mia distrazione (ed il risveglio alcolico) mi hanno portato a dimenticare l’alimentatore dell’iPhone in albergo. Mi sono accorto della dimenticanza dopo molte ore di viaggio, sulla strada del ritorno (molte no, il tempo di scaricare il melafonino): ho immediatamente chiamato in hotel e mi hanno confermato di aver trovato un oggetto bianco con disegnato un cuore (probabilmente una mela morsicata) ed un elastico (probabilmente il cavo USB). Ho chiesto l’immediata spedizione al mio indirizzo ma arrivato a casa mi sono visto costretto a tuffarmi nel più vicino centro autorizzato Apple. Chiuso per ferie. Fortunatamente il titolare (un mio amico) era all’interno e gentilmente, vista la mia disperazione, ha deciso di strappare le regole e mi ha venduto il Power Adapter. Prezzo dell’oggetto: 36 euro. Prezzo amico (senza scontrino ovviamente) 30 euro. Gentilissimo. Dico 30 euro per un presa elettrica e un cavetto. A posteriori avrei fatto meglio ad acquistare il caricabatteria da macchina, anche perché a breve avrò troppi caricabatteria per iPhone in casa. Chiunque avesse bisogno dell’oggetto in questione sappia che ho deciso di venderlo a 23 euro comprese spese di spedizione; sempre che nei prossimi giorni la mia casella di posta ‘reale’ venga raggiunta da un pacco proveniente da Silvi Marina.

KaraCamp: la cena (e stop)

22 Agosto 2008

Ultimo post (salvo ripensamenti) dedicato alla tre giorni abruzzese. Parliamo della serata e della splendida cena. Terminata la fase canterina ci siamo spostati (io ed Hermans a piedi) verso il ristorante Lolita; all’allegra comitiva del pomeriggio si sono aggiunti Sara, Paolo e Cristiano. Dopo la splendida cena a base di pesce, crostacei, vino bianco e sorbetto al limone ci siamo nuovamente trasferiti a ‘La Vela‘ dove la nottata è proseguita fra alcolismi vari e dichiarazioni sorprendenti. La sveglia al mattino successivo è stata un trauma dal quale devo ancora riprendermi.

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KaraCamp: i video

21 Agosto 2008

[FLV:karacamp.mp4 480 360]

[FLV:karacampdlq.mp4 480 360]

KaraCamp: il BarCamp perfetto

20 Agosto 2008

Circa un anno fa (dopo la due giorni romagnola) mi ero espresso in modo molto negativo sui BarCamp. All’epoca teorizzavo la fine del BarCamp all’italiana e auspicavo un ‘mondo’ nuovo: pensavo ad incontri più ristretti, molto conviviali, senza palco e senza conferenze. Il KaraCamp (kara sta per Karaoke) è la conferma indiretta di quanto affermavo. Il KaraCamp è stato bellissimo. Teoricamente è stato un vero BarCamp a tema canoro: tutti e dico tutti hanno avuto la loro parte di gloria, anche i più timidi e riservati. A turno tutti abbiamo tenuto un “songs” (il vero passa da parlare a cantare), c’era un portatile, delle telecamera, una diretta in streaming e tante macchine fotografiche. Teiluj e Novecento hanno offerto la location e hanno sponsorizzato la gola secca e arsa dal caldo dei karacampers con acqua, negroni, sbagliati, negroski e affini. Terminate le canzoni (per la gioia dei vicini) cena CLAMOROSA (letto alla Fantozzi), in straordinario ristorante sulla spiaggia, a base di pesce e crostacei; quindi parole e racconti, ad elevato tasso alcolico, sino alle 4 di notte. Abbiamo subito la nostra dose di tormentoni (mi mi mi mi) e discusso sul futuro della rete, del mondo, della pubblica amministrazione e di tanto altro. Qui sotto qualche foto del KaraCamp, domani invece vi annoierò con le foto della cena.

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