30 Novembre 2007
Kaos di SoundBlog mi chiede di scegliere le mie dieci canzoni preferite. Scegliere dieci canzoni, solo dieci canzoni, non è facile. Scegliere le migliori dieci è impossibile. Il tutto si riduce a qualche ricordo storico oppure all’ultima ondata di pezzi davvero orecchiabili che hanno colpito la mia fantasia. Io ascolto Rock, italiano e straniero, un po di crossover, punkrock e tutto quello che attira la mia attenzione. In questa classifica non sono presenti alcuni personaggi/gruppi che hanno segnato la mia storia musicale: Nirvana, Vasco Rossi, Bruce Springsteen, Iggy Pop, Linkin Park tanto per citarne alcuni; ma metterli tutti non è possibile, ne devo scegliere dieci. E in questi dieci è presente un campione ben rappresentativo dei miei gusti in fatto di musica. C’è la mia icona di sempre (Gianna Nannini) con la sua canzone più dura, più rock, che io prediligo nella versione live (l’album è ‘Tutto Live’ del gennaio 1985) e ci sono alcuni pezzi vecchi e nuovi che mi ricordano tanti ascolti con il walkman, in treno, a casa. Mi è venuta voglia: adesso corro al masterizzatore e mi faccio una compilation.
- Gianna Nannini – America (Live)
- Radiohead – Creep
- OffSpring – Self Esteem
- Placebo – Special K
- Rage Against the Machine – In the name of
- Ligabue – Balliamo sul mondo
- Bloc Party – Positive Tension
- Muse – Hysteria
- Litfiba – Eroi nel vento
- Greenday – Basket Case
29 Novembre 2007
29 Novembre 2007
Mi piace acquistare gingilli inutili per il mio computer. Ho visto questo interessante tappetino per il mouse (marca Trust) da Trony e non sono riuscito a resistere alla tentazione. Ottimo acquisto devo dire. Non è una semplice superficie dove collocare il mouse: si tratta in realtà di un hub USB a quattro porte. E’ molto comodo, mi permette di risparmiare spazio sulla scrivania e finalmente le mie periferiche USB sono ordinate. Molto interessante e kitch (utile direi di no) la luce blu che il tappetino emette quando viene collegato al PC. Con la luce spenta è una figata!!! E poi il mio MX Revolution è diventato velocissimo: la superficie di questo mouse pad è scorrevole all’ennesima potenza, ho messo la sciolina. Ritengo questo acquisto (per il momento) molto soddisfacente. :)
28 Novembre 2007
Oggi non ho scritto niente. Non sono riuscito a trovare nemmeno un secondo per scrivere qualcosa. E devo ammettere che il fatto mi ha lasciato un po’ interdetto. Ci ho pensato e ripensato: posso lasciare il mio blog vuoto per un giorno? Si, posso. Posso anche non scrivere, posso non trovare il tempo oppure preferire altre attività. E’ difficile da accettare, lo so. Ma è possibile.
27 Novembre 2007
Quando entro nei musei mi capita spesso (quasi sempre ultimamente) di leggere il cartello che vieta di fotografare all’interno del museo stesso. Accetto mal volentieri questo divieto e generalmente riesco a scattare comunque qualcosa di interessante. Marlenek sostiene che questo divieto riguardi solamente i professionisti e che non sia valido per gli amatori che vogliono solo scattare qualche foto ricordo. Purtroppo non è così. In realtà la situazione è piuttosto confusa, le leggi sono molte e l’applicazione non sempre è chiara. Non voglio dilungarmi ed elencare decreti e circolari ministeriali ma mi limito ad un veloce riassunto. Parliamo ovviamente di Beni culturali di proprietà dello Stato in quanto in caso di Proprietà Privata la possibilità di eseguire riprese è, ovviamente, a discrezione del proprietario. Si devono dividere le riprese in due grandi categorie: amatoriali e professionali. I professionisti devono pagare. Punto. Quanto, se e come viene deciso dal “capo” di ogni singola struttura, dal responsabile. Per gli amatori il discorso è diverso. Se nulla è specificato le riprese sono sempre possibili; se invece è presente il cartello di divieto non si può fotografare. Non esistono deroghe, non esistono scappatoie. Semplice vero? La decisione se proibire oppure meno le riprese spetta sempre al responsabile della struttura che valutando gli interessi economici della stessa (se puoi fotografare è possibile che tu non voglia comprare cartoline, libri e quant’altro) prende la sua decisione, quasi sempre negativa nei confronti degli appassionati. E’ possibile richiedere un’autorizzazione, gratuita ovviamente. E’ molto probabile che venga respinta. E si fotografa di nascosto.
26 Novembre 2007
Erano davvero tanti anni che non trovavo un cartello del genere… ma tanti tanti. Ma forse in certi casi, dove il cellulare non prende, in montagna, può servire! :)

24 Novembre 2007
Fra un mese è la vigilia di Natale. Da piccolo era il mio giorno ideale ma penso lo sia per tutti i bambini. Più la vigilia, il 25 dicembre meno. La vigilia perché la sera tutta la famiglia si radunava a casa della zia, a mezzanotte misteriosamente suonava il campanello e fuori dalla porta Babbo Natale lasciava i regali per noi bambini. Una festa. Solo tanti anni dopo ho scoperto come veniva prodotto il suono del campanello ma ancora oggi non so come i regali venissero posizionati fuori dalla porta. Un mistero. Tagliamo corto. Cari lettori. Volete sostituirvi a Babbo Natale? Volete farmi rivivere quei giorni felici? Volete ammirare splendide foto? Qui sotto trovate una serie di regali che il sottoscritto apprezzerebbe molto. Si tratta di tre obbiettivi e del Battery Grip. Non fate gli avidi, eh?.
23 Novembre 2007
Sabato scorso ho cenato al ristorante AranciAmarA di Arenzano. La scelta è stata ponderata: si trattava del primo ristorante in ordine alfabetico della prima città nei pressi di Genova in ordine alfabetico. Motivazioni importanti. E poi ci piaceva il nome; il nome del ristorante è un fatto da non sottovalutare. Devo subito dire che il servizio è stato ottimo, velocità e cortesia non difettano allo staff. Eravamo in quattro e abbiamo optato per la stessa scelta: un menù a prezzo fisso, 20 euro. Un antipasto, una specie di insalata russa, un primo, spaghetti all’AranciAmarA e infine frittura mista di pesce. Posso definirmi moderatamente soddisfatto: la pasta era davvero tanta e pregna di ingredienti, pure troppi. La frittura di pesce (congelato ovviamente) discreta: siamo riusciti nell’impresa di avanzarla per metà, la quantità era industriale. Il cameriere ci ha proposto il doggy-bag ma abbiamo preferito glissare; non era la colazione ideale per la gita in montagna del giorno successivo. Il giudizio complessivo è comunque sufficente, tendente al buono; mi sento di consigliarlo. Davvero elevato il rapporto qualità/prezzo.
23 Novembre 2007
Il 16 novembre è uscito l’ultimo lavoro di Gianna Nannini. Un doppio CD raccolta con alcune delle più belle canzoni della rockstar senese e diverse chicche: 3 inediti, un paio di remix e la bellissima ‘Un desiderio‘, mai pubblicata, per quanto io ne sappia, in precedenza; in realtà anche questa è un rifacimento in quanto la versione originale è decisamente più grezza. Forse anche più bella. Ad un primo ascolto ho capito che la canzone che attirerà il pubblico è sicuramente ‘Suicidio d’amore‘. Il ritornello entra diritto nel cervello, come nello stile della Gianna. Mi piace.
Angelo mio saltiamo in fondo al buio andiamo cadendo giù per sempre liberi … Amore mio ti amo spaccami il cuore piano, solo uno sguardo prima di andar via basterà. Abbracciami niente ci può sciogliere ancora i tuoi sospiri le notti a ridere
22 Novembre 2007
Il mondo della fotografia è davvero strano. Si perde tantissimo tempo a discorrere di vignettatura, composizione, pixel, ottiche e poi si scopre che il problema maggiore è riuscire ad inquadrare correttamente il soggetto dello scatto. Io cerco sempre di spiegare tempi, diaframmi, iso e poi mi accorgo che il primo step è capire come osservare attraverso il mirino. Entro nel dettaglio con un esempio pratico. Sotto vedete due foto: la prima è scattata dal sottoscritto, la seconda da un amico che mi ha sostituito dietro la macchina.foto mentre io prendevo il suo posto nel gruppo (si tratta della foto di gruppo del raduno di QuotaZero sull’Antola di domenica scorsa) . La differenza è notevole. Il primo vero scoglio per chi fotografa è guardare dentro al mirino: capire qual è il protagonista della foto ed inquadrarlo correttamente. Nella seconda foto il soggetto è al centro dell’immagine: in effetti è il gruppo il nostro protagonista ma non sempre il protagonista deve essere messo al centro. Quando si scatta una foto bisogna considerare tanti fattori, pensare, inquadrare, riflettere (eventualmente correggere) ed infine scattare. L’istinto in questi casi non va seguito: bisogna controllare che tutto sia al posto giusto e che nessun elemento venga sacrificato. In questo caso abbiamo troppa montagna in primo piano e la croce (elemento molto importante) è tagliata a metà. Ma questo dobbiamo pensarlo prima. A casa è sempre troppo tardi.

