Oggi terzo giorno consecutivo di sole. Incredibile, non pensavo di abbronzarmi a Londra. Ieri sera abbiamo optato per il ristorante libanese: Hummes Bros, davvero niente male. Un po’ pesante forse ma buono. Domani si rientra. Se facciamo quattro giorni di sole pieno… mah!!
Sole e Hummes
Londra dolce Londra
Sono a Londra da solo 48 ore e sono già stremato. Non mi ricordavo di aver fatto tanti passi a piedi come oggi: partenza dalla stazione di Vauxall e metro dopo metro siamo arrivati al Tower Bridge. Londra è davvero una città splendida. Sono finalmente riuscito a salire sul London EYE (la ruota panoramica), nella mia precedente visita londinese la coda era talmente lunga che le mie, seppur ottime, intenzioni erano crollate. Questa volta ho prenotato via internet (consiglio a tutti di farlo) e sono riuscito ad evitare la coda chilometrica. Di Londra mi sorprende la pulizia delle strade, il clima (sole, sole e sole) e la gente: particolarissima e colorata. Capita di trovare londinesi in pantaloni corti ed infradito affiancati ad altri in maglione e giacca invernale. Ieri sera ho anche visto il fantastico ed inimitabile Bru, gentilissimo, ci ha spiegato tutti i trucchi per vivere al meglio la nostra vacanza londinese. Stasera siamo indecisi: il ristorante suggerito da Chiara oppure il libanese consigliato da Bru?
Non ci fermeranno! :)
Loro, i buoni, sono ottimisti, ma con me i cattivi sono riusciti nei loro perfidi intenti: farmi smettere di bere. Anzi no, cambio. Adesso si, faccio molta più attenzione, evito di mettermi alla guida dopo aver bevuto. Oppure passo per strade secondarie; quando riesco a guidare :) Direi che è un grande passo avanti.
IoZenaCamp
Qui è tutto un gran parlare di questo belin di ZenaCamp. E siccome non posso controbattere, e siccome sono incazzato, e siccome mi avete rotto… allora… io rispondo per le rime! E vi auguro che le trenette vi vadano di traverso, che il parcheggio sia impossibile, e che le spillette vi si conficchino nella carne viva, e che il wifi non funzioni e che Beggi non riesca a configurare un bel niente. Ecco quello che vi auguro. Divertitevi va… e pensatemi almeno un po’. Anzi, linkatemi.
Tre foto rurali
In questi giorni sono a rischio, non riesco a trovare un attimo per scrivere; eppure ho un sacco di fieno in cascina, tre post pronti e almeno 10 nella testa. Sono sempre di corsa e non posso permettermi di buttare giù righe senza un’adeguata preparazione tecnica. Quasi un lavoro. Ho tre foto pronte, sono indeciso: le ho scattate al volo, senza troppo pensare, durante una passeggiata rurale. Sono indeciso, dicevo: mi attirano, ma non troppo. Sembrano particolari ma forse non lo sono. Meritano l’attenzione del PhotoBlog?
Bloggers Birthdays
Miketrevis ha avuto una discreta trovata, Stefigno l’ha pubblicizzata. Elencare in un wiki tutte le date di nascita dei blogger italiani. Ho già inserito la mia e scoperto che Venerdì 27 Aprile è il compleanno di SenzaStile. Auguri, eh?
“Un’idea: trovare i blogger nati il tuo stesso giorno dell’anno. Possibile? Probabilmente solo per caso. Per non lasciare nulla al caso ho pensato di raccogliere in un wiki i nomi dei blogger giorno per giorno. Inserisci il tuo nome sotto il tuo giorno, e se non c’è comincia il tuo (disporre le date in ordine cronologico, l’anno è facoltativo)”.
Fan Club Francesca de Rose
Ho appena scoperto che la mia concittadina Francesca de Rose partecipa al reality 123… Stalla. Mi sono concentrato solo su Andrea e quindi la bella Francesca è sfuggita al mio attento sguardo osservatore; anche perchè ho visto circa 15 minuti del “bellissimo” programma condotto da Barbara d’Urso. Peccato, non oso immaginare cosa io possa essermi perso. Ho altresì scoperto che esiste un nuovo sito dedicato alla modella imperiese, un fan club con tanto di blog (anche se siamo fermi al primo post). Per salutare tutte queste novità ecco una galleria di immagini rubate dal sito e un mio gentile omaggio: un banner dedicato a Francesca, anche in versione classica 468×60.
4 Super Menager
Complimenti direttore, gran bel giornale!! Mi chiedo: ma i suoi 9000 lettori cosa penseranno dei super manager menager del casinò?
Pazzi in discesa (occhio al FreeRide!)
Esacerbato dalla fatica. E’ discesa, siamo d’accordo. Ma sono comunque esacerbato dalla fatica. Pronti via, prima tratta: la più facile. Pronti, via, trenta metri. Parto in picchiata, il freno dietro non risponde: volo di quattro metri ed escoriazione clamorosa sulla coscia destra. Nelle foto potete riconoscerla dal mercuro cromo. Partiamo bene. Mi riprendo: stoico. A tratti il panorama è incredibile, purtroppo lo sguardo è fisso sulla ruota anteriore. Sassi, alberti, salti, strettoie, discese, prato, ancora salto, ripidone, curva a destra, curva a sinistra, discesa, parte tecnica, parte scorrevole. Mi sono permesso, volutamente, di omettere le numerose cadute. Il gruppo è compatto, si fa per dire. In alcuni punti l’adrenalina sale alle stelle, in altri preferisco scendere dal mezzo ed aggirare il salto/ripidone. Giunti a valle si riparte, biciclette di nuovo sul furgone e via. Un’altra discesa, sempre più difficile. Arriva anche la pioggia e con lei il fango. Nel mentre riesco a perdere una catena e a disintegrare l’ennesimo freno posteriore. Le protezioni servono, eccome se servono. Rinkoboy sembra acquisire fiducia nei propri mezzi ma, al massimo della fiducia acquisita, eccolo impegnarsi a controllare la durezza del terreno sottostante. Io so di per certo che i roveti pungono: lo sapevo anche prima ma ho preferito controllare ugualmente. La tecnica del perfetto freerider prevede sellino basso, in piedi sui pedali e corpo in avanti; io sono seduto, con il corpo all’indietro. Questo per circa metà del percorso, l’altra metà striscio per terra. Insomma, un’esperienza da fare; e magari da rifare. Un grazie a Nicola, che ha organizzato questa splendida giornata, e alla sua Porta del Sole. Arrivato a casa ho trovato quattro nuove escroriazioni del quale non mi ricordavo. Ho bisogno di un paio di giorni di riposo; fortuna che è tutta discesa.
FreeRide e DownHill MTB
Questo pomeriggio mi butto giù in picchiata. Proverò l’emozione del downhill e del freeride. Si parte al mattino presto, in macchina, si arriva in cima alla montagna e si sale sulla Cannondale Perp 2. E si scende, in picchiata, utilizzando il meno possibile i freni. Sarà dura. Sarà dura evitare le cadute, sarà dura salvaguardare la macchinafoto. Ho già pronti i guanti, perchè a furia di premere la leva del freno ho paura di rovinarmi le mani. Tutto questo a Upega, con partenza dal rifugio “La porta del sole”. Upega significa “che sta in alto“: non potevamo scegliere luogo migliore.