E sono già le due del pomeriggio. Il BarCamp prosegue come nelle idee di Suzuki Maruti: tante piccole conferenze a gruppi di poche persone. Tutti sono relatori per pochi minuti, poi se l’argomento interessa si discute. Giovy ha offerto il suo vino (spero di linkare marca e modello al più presto) ed io non mi sono lasciato sfuggire l’occasione. Piccolo brindisi (seguirà la foto) e tutti più amici di prima. Temo che JTheo possa tirare fuori la parrucca, speriamo di no.
BarCamp Rome/Ore 14.00
BarCamp Rome/Si parte
E siamo partiti, è iniziato il RomeCamp; la parola d’ordine è “relax”. Ma siamo a Roma e non potevo aspettarmi altro. Molta calma, self control. E ovviamente, dato l’alto numero di pc collegati, ci sono problemi di connessione. Ecco i primi scatti.
BarCamp Rome/Preludio
E si parte. Con il treno speciale alla volta di Roma. Genova, sabato 20 gennaio, ore 00.01. Sullo stesso treno saliranno Andrea, Matteo, Maurizio, Davide e, ovviamente, il sottoscritto. Ho un po’ paura. La notte sarà lunga, spero anche più lunga del previsto. L’arrivo è previsto poco dopo le sei del mattino, sarà il primo treno in orario del 2007? Prego che non sia così, qualche minuto di sonno in più non può farmi.farci che bene. Si prevede un grande (circa 150 iscritti) afflusso di persone al Linux Club: io, che conosco l’ambiente, prevedo ristrettezze spaziali, poco spazio procapite per intenderci. Meglio, tutto sarà più familiare e si potranno raggiungere gli obbiettivi che per motivi diversi (di spazio, troppo, soprattutto) non si sono raggiunti nel precedente incontro torinese. L’elenco dei “camperisti” è d’eccezione: tutto il gotha della blogsfera italiana sarà presente, compreso quel Marco Formento, di cui si parla tanto in queste ore. Non dubito che Fabio e il suo gruppo abbiano realizzato un buon lavoro e quindi ci sarà da divertirsi. Speriamo di non essere troppo autoreferenziali.

TorinoFC.it
Da qualche tempo è attivo il sito ufficiale del Torino Football Club. Finalmente anche il Toro ha la sua voce ufficiale in rete. Nonostante l’ottimo lavoro svolto da ToroNews si sentiva la mancanza di un luogo istituzionale dove raccogliere comunicati stampa e notizie.

Gene Gnocchi al Toro?
La coppia Zaccheroni.Cairo le sta provando davvero tutte per risollevare le sorti dell’attacco del Toro. Mercoledì, durante l’allenamento pomeridiano, anche il comico Gene Gnocchi ha vestito la casacca granata. Io ritengo che peròGnocchi non possa risolvere i problemi dell’attacco granata: è certamente più veloce di Fiore, più motivato di Konan e molto più grintoso di Abbruscato, ma al Toro di quest’anno serve un attaccante vero e il comico emiliano è un fantasista; se inserito in rosa andrebbe a giocarsi il posto da titolare con Rosina. Al Toro serve un bomber, non certo la fantasia e l’imprevedibilità di Gene Gnocchi.
Deja Vu
Continuo a parlare di cinema. Venerdì scorso ho visto, al Multiplex di Albenga, Deja Vu con Denzel Washington. Era da almeno un mese che l’istinto mi chiedeva di vedere questo film. E il mio istinto non sbaglia mai. Quasi mai. Si parla di paradossi spazio-temporali, un’idea già vista diverse volte ma sempre affascinante, almeno per il sottoscritto, grande appassionato di film e libri del genere (Eloi e Morlock su tutti). L’idea non è certo nuova (tornare indietro nel tempo per cambiare il futuro) e per una pellicola intitolata “Deja Vu” forse non è il massimo, ma nonostante questo il film non mi ha deluso, è coinvolgente, ha un buon ritmo e un cast eccezionale: Denzel Washington, Val Kilmer e Paula Patton. Inoltre la storia è costruita bene e scoprire, con il proseguire dell film, le tracce “temporali” lasciate dagli autori è davvero intrigante. Un film davvero intenso e veloce. Da vedere.
Oh Romeo!
Subito un consiglio, per chi non ha voglia di leggere l’intero post: non andate a vedere “Oh Romeo”, l’ultimo spettacolo di Massimo Lopez. E’ noioso, noioso, noioso, non fa ridere (e dovrebbe), è lento, la storia è inverosimile e la comicità stantia. Avrei dovuto sospettare qualcosa quando all’entrata del teatro Cavour mi sono accorto di essere il più giovane in sala; ma il biglietto era gratuito (23 euro in platea, non dico niente) e non potevo proprio rifiutare. Età media del pubblico circa 60 anni. All’inizio della mia fila due cariatidi con bastone, età stimata 90. Più di una volta ho pregato che non tirassero le cuoia durante la commedia. Massimo Lopez è bravo, niente da dire; ottimo imitatore, grande showman. Ma lo spettacolo che porta in scena, da diversi mesi ormai, è terribile. La storia (la vita di Giulietta e Romeo nell’ipotesi che non fossero morti) è assurda, si tratta di una farsa grottesca (mi hanno detto così): capito, ma per quanto io possa concepire il grottesco, e apprezzarlo, qui siamo davvero fuori da ogni logica. Molte battute cercano il facile apprezzamento del pubblico (c’è anche uno stucchevole “Telefono Casa”, BASTA!!) ma lo trovano davvero raramente e mai, dico mai, si sente in sala la risata genuina. Io penso di aver battuto, nettamente per giunta, il mio record di sbadigli consecutivi. Nella fila dietro la mia, una signora (di una certa età ovviamente) rideva ad ogni movimento di Massimo Lopez. Ci sono due, forse tre, momenti veramente divertenti, me niente di straordinario, anzi. “Poiché non vi fu mai storia più triste di quella di Giulietta e del suo Romeo”. Triste forse no, ma il seguito creato da Ephraim Kishon (nella versione di Massimo Lopez) è sicuramente più noioso.
New Burgman 125
La settimana scorsa ho provato il nuovo Burgman 125. L’idea mi girava in testa da qualche tempo e dovendo fare il tagliando al mio scooter ho approfittato per provare il nuovo modello della Suzuki che il concessionario De Bona di Imperia mette a disposizione dei clienti. Non sono un esperto di moto, uso lo scooter per andare a lavorare e niente di più; quindi la mia è una prova poco tecnica. Se dovessi scegliere una parola per definire il nuovo scooter della casa nipponica direi fantastico. Non avevo mai guidato un mezzo con queste caratteristiche: nonostante sia un semplice 125 mi sono trovato diverse volte oltre i 100 km/h senza colpo ferire. E’ silenziosissimo. La guidabilità è superba, vedendolo da fuori sembra grosso ed ingombrante ma in realtà è maneggevole, segue la curva con delicatezza, molto dolcemente. Nel traffico è decisamente pimpante, riesce a passare anche nei punti più impensati; ho avuto diverse volte la sensazione di non riuscire a muovermi come avrei voluto, ma invece no: il Burgman si infila dappertutto, come guidare un piccolo 50. Sono tante però le caratteristiche che mi hanno sorpreso: il sottosella è gigantesco e si apre direttamente dal blocchetto di accensione, pratico il vano nel retroscudo e comodissimo il supporto lombare. Ho letto che il Burgman sarebbe scomodo per le persone alte: io sono quasi 1 e 90 e non ho avuto nessuna difficoltà; l’unico rischio è quello di addormentarsi alla guida, vista la comodità. Non ho trovato difetti da rimarcare, solo le maniglie posteriori mi sono sembrate un po’ delicate, ma forse è una mia impressione. Poi fra le pecche mi piace segnalare il testimonial: un drogato che ha rubato diversi scudetti. Ma… quindi, casco sempre ben allacciato, sorpassi nel traffico a sinistra e, soprattutto, a destra, velocità sostenuta anche in centro (meglio se oltre i 90 km/h), nessun rispetto per la segnaletica e tanta, tanta spregiudicatezza.
Flickr Best 2006/Top Rating
Baldo continua a stupire, ed ecco pronte le migliori foto del 2006; sempre da Flickr. Si può ancora votare. Per farmi contento ha creato un’applicazione che riduce le foto nel formato square e che porta il mio nome. Sono soddisfazioni. Io ho scelto alcune delle migliori, molte sono straordinarie. Eccole: