Non sono mai stanco di viaggiare, di scoprire posti nuovi. Se non fosse per un problema di denaro e ferie probabilmente i miei fine settimana sarebbero sempre in giro. Partendo da queste premesse, come non sfruttare il meraviglioso ponte che il calendario ci offre il 22-23-24 e 25 di Aprile? Considerando che oltre confine non è festa abbiamo deciso di esportare la nostra voglia di vacanza in Francia e Spagna. E siamo ancora in viaggio, macchina a noleggio e via; Carcassonne il primo giorno, Barcellona i restanti. Ho sempre sognato di visitare la citta francese, mi viene descritta come una perla antica, forse una delle più belle località transalpine. Tutto già prenotato, siamo in quattro (2+2), alberghi economici e Alfa 147 JTD 1900 per il viaggio. Pronti!
On the Road Again
Irlanda/Dublino
Sabato è il nostro ultimo giorno pieno in Irlanda ed è tutto dedicato a Dublino. Arriviamo in centro di buon’ora e il nostro primo obiettivo e la chiesa di San Patrick. Scattiamo qualche foto ricordo, una immancabile con la sciarpa dei Samurai, e ripartiamo alla scoperta della capitale. Il fiume Liffey che scorre tranquillo, Temple Bar animatissima a qualsiasi ora del giorno e della notte, Trinity College una vera cittadella dentro la città. Durante il pomeriggio il gruppo si divide, alcuni, scelgono di continuare la visita del centro (raggiunti da Simone) altri preferiscono visitare la fabbrica della Guiness. Io mi infilo da Starbucks e mi collego a internet. Adoro Starbucks. La serata è un girare continuo di Pub e Bar, sempre incredibilmente stracolmi di gente, sino all’ora della cena, nel più classico e tipico ristorante Irlandese. Simone si presenta al ristorante con un’altra ragazza (questa volta tedesca), diavolo di un uomo. Ennesimo brindisi, ennesima Guiness. Ma ormai è il tempo dei saluti. Domani si torna a casa.
Il cielo d’Irlanda è una donna che cambia spesso d’umore
il cielo d’Irlanda è una gonna che gira nel sole
il cielo d’Irlanda è Dio che suona la fisarmonica
si apre e si chiude con il ritmo della musica
si apre e si chiude con il ritmo della musica
Irlanda/Bloggers in Dublin
Venerdì sera appuntamento con Simone. Ci presentiamo davanti al cancello del Trinity College all’ora stabilita e lo vedo arrivare. Riconoscibile fra mille, occhiali, capelli rasta, niente giacca. E’ in compagnia di una bella ragazza orientale (coreana e americana), una sua amica che dovrà per tutta la sera ascoltare i nostri discorsi senza capire niente; si consolerà con il record di birre medie trangugiate in meno di trenta minuti. Con Simone entriamo subito in sintonia, è simpatico come appare nel suo blog, ci spiega la vita di Dublino (nei suoi occhi si legge l’entusiasmo per questa città) e per due giorni sarà il nostro cicerone. Con la sua disponibilità è riuscito a diventare un ricordo importante di questo nostro viaggio. Grazie.
Hai occhi di ghiaccio ed un cuore di terra,
hai il passo pesante di un vecchio ubriacone,
ti chiudi a sognare nelle notti d’inverno
e ti copri di rosso e fiorisci d’estate.
Irlanda/Direzione Dublino
Venerdì è il secondo ed ultimo giorno in terra NordIrlandese. Abbiamo riservato alla mattina un giro molto interessante: la prima attrazione è il Carrick-a-Rede Rope Bridge un ponte di corda che collega la terraferma a un isolotto. Non è altissimo, 24 metri, ma la sensazione di instabilità è decisamente interessante. Subito dopo visita alla più antica distilleria di whiskey del mondo, a Bushmills, la prima ad aver ottenuto la licenza, nel 1608. Abbiamo capito molto poco della spiegazione, i termini erano troppo tecnici, ma il whiskey (di prima mattina) lo abbiamo assaggiato molto volentieri. Poi ci siamo sbizzarriti allo shop, io ho comprato un’ottima bottiglia di crema, un’altra l’abbiamo conservata per il pigiama party in albergo. Nel pomeriggio siamo partiti, sotto la pioggia, alla volta di Belfast; giunti nella capitale abbiamo fatto un veloce giro a piedi e ci siamo infilati, guarda caso, in un pub: il più antico e famoso di Belfast il “The Crown Liquor Saloon” in Great Victoria Street. E’ un luogo strano, ogni tavolino è isolato dagli altri e inserito in cellette; per chiamare la cameriera bisogna premere un campanello. Dentro questo pub è proibito entrare vestiti da calcio, retaggio di qualche rissa del passato. Bevuta l’ennesima birra siamo partiti direzione Dublino, tappa finale del viaggio. Il nostro albergo è il Citywest Conference Centre & Golf Resort, forse un po’ fuori mano, ma terribilmente chic: 1147 stanze, campo da golf, piscina e un paio di elicotteri per i clienti con tanta fretta. Un labirinto. Il tempo di orientarci, di trovare le stanze e dobbiamo uscire: alle nove Simone ci aspetta al Trinity College. Ma di questo parlerò un’altra volta.
Dal Donegal alle isole Aran
e da Dublino fino al Connemara
dovunque tu stia viaggiando con zingari o re
il cielo d’Irlanda si muove con te
il cielo d’Irlanda è dentro di te
Funny
Lo penso solo io che la maggior parte dei blog di sinistra siano semplicemente ridicoli? Li leggo e mi chiedo: ma questi ci credono veramente a quello che dicono o vivono una triste vita in campagna elettorale perenne per convincere prima di tutto loro stessi?
Ce n’è uno poi, il mio preferito in assoluto, che vive lassù nei pressi di Verona, che ha quell’immagine allucinante sulla destra, tutto verde lega, nella terra della lega e poi vota Rosa nel Pugno. Quello che parla di anarchia, di laicità dello stato, di sbattezzo, di uaar. Samu forza.
inutile dire poi che si sono blog di sinistra piacevoli da leggere e che offrono spunti di riflessione da non sottovalutare. Buraku Dream per citare un esempio.
14 Ottobre 2001: Juventus – Torino 3-3
Il primo tempo si è concluso sul 3 a 0 per i gobbi. Un’umiliazione; sul mio cellulare si susseguono i messaggi di scherno. Inizia il secondo tempo, i gobbi festeggiano in curva con cori di insulti. Segna Lucarelli, ma i tifosi bianconeri non sembrano essere preoccupati, comunque stanno vincendo. Asta entra in percussione, va giù in area. E’ rigore e Marco Ferrante realizza con freddezza. E’ il minuto 25 è la curva della juve interrompe i festeggiamenti, le bottiglie di sssciampagn vengono fatte sparire. I tifosi del Toro che non avevano mai smesso di sperare e incitare cominciano a credere nel miracolo. Mancano sette minuti alla fine, lancio lungo dalla trequarti, Ferrante colpisce di testa, Buffon respinge ma sul pallone si avventa Riccardo Maspero. GOOOOOOOOOOOL! La curva granata impazzisce, la curva bianconera muore. E’ un pareggio, ottenuto giocando male. Ma vale più di cento vittorie. Perchè spesso chi crede di avere la partita in pugno, chi fa uso di strafottenza ed incomincia a festeggiare prima della fine, spesso esce di scena con in mano un pugno di mosche. E torna a casa con un pareggio che ha il sapore della sconfitta più amara. Nonostante questo si mostra contento, esulta per il punticino ben sapendo che avrebbe dovuto vincere e non l’ha fatto. E la cosa più brutta è che non riesce ad accettarlo.
Attacco C O M U N I S T A!!!!
Questa notte, appena saputa la notizia della risicata vittoria della sinistra, il mio blog è stato oggetto di un attacco hacker di chiara matrice comunista. Non sono ancora al potere è già provano a inaridire le fonti e i palazzi del sapere e della libertà. E’ uno scandalo, un chiaro disegno di regime che vuole, con leggi fasciste e razziali, eliminare qualsiasi tipo di opposizione e di intelligenza contraria. Ma io NON CI STO e sono pronto a lottare per le mie idee.
Irlanda/NeverLost
Per facilitare la navigazione delle strade irlandesi abbiamo noleggiato il satellitare GPS che fornisce la Hertz. (Magellan RoadMate 700 Europe). Si, non sono riuscito a trovare le mappe irlandesi per il mio NAVMAN. Il navigatore della Hertz è un apparecchio niente male: cartine di 15 paesi, touch screen, multilingua. Specialmente nei centri cittadini, quando i cartelli sono illeggibili e le strade intasate, risulta parecchio utile Ci sono però un paio di chicce da raccontare. Autostrada appena costruita (e non riconosciuta come tale dal navigatore) e direzione sbagliata, velocità 100 km orari, doppia carreggiata con spartitraffico; il consiglio del navigatore? “Fare un inversione a U legale appena possibile”. Seconda perla. Appena inserito il navigatore con il comodo braccio ventosa al vetro sono riuscito nell’impresa di spaccare tale braccio. Al momento della consegna ho inserito il tutto dentro la confezione facendo in modo che non si vedesse il danno, il tecnico (donna) ha aperto la scatola, ha preso il braccio e il navigatore (ovviamente non bloccato al braccio ma solo appoggiato) è volato in aria fra l’imbarazzo generale e le nostre risatine.
Irlanda/Entrando nel Nord
Giovedì la sveglia suona decisamente presto. Il tempo è pessimo, ha piovuto tutta la notte e le nuvole non promettono niente di buono. Stiamo per salire in macchina è Ally.G trova per terra la mia compatta digitale. E’ rimasta tutta la notte sotto la pioggia battente; la estraggo dalla custudia e miracolo: funziona. Fantastica Ixus 500. Scampate le bestemmie partiamo alla volta dell’Irlanda del Nord, prima però ancora due tappe al di qua del confine: Grainill of Aleigh, una strana costruzione circolare e Fahan, dove visitiamo uno spettrale cimitero abbandonato. Si entra finalmente nell’Ulster, moneta diversa e paesaggio anche. Derry è una città moderna, anche troppo; le sue mura interamente percorribili rimandano però ad un medioevo in contrasto con la geometria perfetta dei centri commerciali. Puntiamo con decisione alle Giant’s Causeway e incredibilmente esce anche il sole. Le Giant’s Causeway sono un luogo incredibile, forse il più particolare di tutto il viaggio. Non a caso è inserito nel World Heritage UNESCO, unico di tutta l’Irlanda del Nord. Un fenomeno lavico ha costruito una spiaggia particolarissima, un paesaggio fuori dal tempo; il panorama poi è mozzafiato. La sera è dedicata al cibo, un ottimo cosciotto di agnello, e, ovviamente, alla birra. A bushmills (bash dicono alcuni) perònon si beve in piazza. Imparo qualcosa: cambio sterlina euro a 1,435.
Hai i fianchi robusti di una vecchia signora
e i modi un po’ rudi della gente di mare,
ti trascini tra fango, sudore e risate
e la puzza di alcool nelle notti d’estate
Nel fango del Dio pallone
Circa un anno fa ho letto “Nel fango del Dio pallone” bellissimo libro di Carlo Petrini. Racconta la storia del calcio italiano in maniera diversa, vera. Mi ha fatto ragionare su di un’epoca che non conoscevo parlando di doping e calcioscommesse. Un libro che si legge di un fiato, raccontato con dovizia di particolari, con nomi e cognomi, senza paura. Di questo libro ovviamente nessuno ha parlato, nessuno ha voluto commentare, il mondo del calcio ha nascosto, ha insabbiato facendo passare l’autore come un visionario. Recentemente Petrini ha scritto un altro libro, “Le corna del Diavolo”, che racconta le vicende di Berlusconi alla guida del Milan. E l’amico Diego Bianchi ha intervistato Carlo Petrini. E bravo Zoro, forse qualcuno adesso aprirà gli occhi…