Giocare a nascondino fra le mura di una fortezza. Sentire i passi dei soldati spagnoli, immaginare il respiro, la fatica, la fierezza di chi 150 anni fa ha rappresentato l’ultimo baluardo contro il nascente Regno D’Italia. Camminare sul sentiero di ronda e ammirare il panorama. Osservare in lontananza le catene montuose della Maiella e del Gran Sasso, Ascoli Piceno a Nord, Teramo e Pescara a Sud. Un luogo che sa di storia, che rappresenta il fascino del nostro passato e ricorda la dominazione spagnola nel sud Italia. Era il 20 marzo 1861 quando questa fortezza si arrese, per ultima e dopo tre giorni dalla proclamazione del regno d’Italia da parte di Camillo Benso conte di Cavour, alle truppe dei Savoia. Siamo a Civitella, al confine fra Abruzzo e Marche. Splendido per chi ama la storia, imperdibile per chi vuole comprendere il nostro passato. Chiudete gli occhi e immaginate la vita e la morte qui, nell’anno di grazia 1861.
La fortezza, come tutto il paese d’altronde, è un qualcosa di stupendo. Ogni volta che vado è come se fosse la prima volta: un luogo che, come hai detto tu, sa di storia. E quella storia la si respira ad ogni angolo del paese e della fortezza.
Quando ci sono stato mi sono allontanato un po’ dal gruppo e ho girato da solo (come vedi nelle foto). Mi sembrava davvero di vedere i soldati del medioevo, si respira un’aria particolare. Quando mi sono trovato nella piazza d’armi (terza foto) mi è mancato il respiro. Grazie per aver condiviso la tua esperienza. :)