contatore gratis
Leoni Rampanti
POSTED ON 5 Feb 2025 IN Reportage     TAGS: URBEX

Leoni Rampanti /08

Nascosta tra la vegetazione, questa villa abbandonata si staglia come un castello dimenticato. La torre merlata domina il paesaggio, mentre l’interno, quasi completamente devastato, racconta un passato che non c’è più. Appena varcata la soglia di ingresso si nota subito un vecchio frigorifero arrugginito, una delle rarissime tracce di modernità dell’edificio. Appoggiata sulla sua superficie una vecchia bambola con i capelli rosa, sporca e polverosa, sembra essere rimasta ancorata ad un mondo che non esiste più. Il suo sguardo rivolto verso l’infinito è inquietante ed è un biglietto da visita per nulla piacevole, quasi sconcertante nella sua vacuità.

Nonostante l’evidente stato di degrado, una parte della vita mantiene ancora un’immutata bellezza. La scalinata blu cobalto, una delle poche meraviglie intatte, sembra sfidare il tempo. Sono rimasto immobile ad ammirare il clamoroso contrasto del blu che si mescola sapientemente con il dorato dei leoni rampanti. È un’ultima traccia di maestosità, qui senza dubbio si celebrava la grandiosità di una vita aristocratica, elegante e potente.

Devo ammettere che queste foto mi lasciano molto insoddisfatto. La Villa dei Leoni Rampanti è quasi magica nella sua decadenza, ma non sono riuscito a raccontarla come avrei voluto. La luce troppo forte di quel pomeriggio d’autunno mi ha sorpreso e non sono riuscito a bilanciare le ombre e le luci in modo ottimale. Molte immagini sono deludenti, era necessario esporre molto di più verso sinistra, almeno 2 stop, ma gli errori, sempre se siamo in grado di coglierli e comprenderli, possono diventare una lezione per il futuro. Ho aspettato quasi 3 anni prima di convincermi a pubblicare, ma nel frattempo ho imparato molto da quelle maledette finestre.

Leoni Rampanti /11Leoni Rampanti /20

Leoni Rampanti /07Leoni Rampanti /09Leoni Rampanti /10

Leoni Rampanti /18Leoni Rampanti /19

Leoni Rampanti /02Leoni Rampanti /03Leoni Rampanti /04

Leoni Rampanti /17Leoni Rampanti /01

Leoni Rampanti /05Leoni Rampanti /06Leoni Rampanti /12

Leoni Rampanti /13Leoni Rampanti /14Leoni Rampanti /15Leoni Rampanti /16

Leoni Rampanti /21Leoni Rampanti /22Leoni Rampanti /23

Out of Time -sunset-
POSTED ON 4 Feb 2025 IN Landscape     TAGS: sunset

Out of Time -sunset-

Dawn comes slowly but dusk is rapid.
– Alice Toklas

La chiesa di Fango
POSTED ON 3 Feb 2025 IN Reportage     TAGS: URBEX, church

La chiesa di Fango /01

Nella fotografia dell’abbandono le chiese occupano un posto di rilievo e prestigio. Al tempo di Herem iniziai a perlustrare questo mondo infinito del quale è praticamente impossibile scorgere la fine. I luoghi di culto abbandonati sono tantissimi e le motivazioni quasi sempre le stesse: calo dell’interesse religioso, diminuzione della popolazione nei piccoli borghi, mancanza di fondi, carenze strutturali; d’altronde la stragrande maggioranza delle chiese sono antichissime e tante stanno crollando sotto il peso dei secoli e del tempo. Questa piccola cappella risale agli inizi del 1700 ed è dedicata a San Defendente: l’ho definita di fango per dare continuità alla recente Chiesa di Pietra e per una certa assonanza con il nome della frazione in cui si trova.

San Defendente rappresenta un esempio di architettura religiosa modesta, con un impianto rettangolare che si affaccia sulla strada. La facciata si presenta in modo semplice, con un design sobrio che rispecchia l’umiltà dell’edificio. Una delle caratteristiche più evidenti della cappella è il timpano, che si trova all’estremità sinistra, dove sono visibili i resti del campanile a vela che è crollato nel 2023. Il tetto, purtroppo, è in stato di grave degrado, e la volta a botte ribassata che originariamente copriva l’aula è completamente crollata. Il presbiterio è ancora presente con la sua volta a vela, ma anche questa mostra segni di deterioramento. L’altare è in condizioni precarie, pur mantenendo una certa dignità. Un elemento interessante e di valore storico è il tabernacolo settecentesco in legno scolpito, che rimane una delle poche testimonianze artistiche ancora conservate nella cappella.

Sulla parete di fondo è ancora visibile una tela che rappresenta l’Immacolata Concepita, accompagnata dai Santi Luigi e Defendente (probabilmente datata XVIII secolo). Tuttavia, altri elementi che in passato erano parte della decorazione, come la statua della Madonna incoronata e la statuetta di San Defendente, sono ormai scomparsi. Nonostante lo stato di abbandono e il degrado evidente, la cappella conserva ancora una certa memoria storica, testimoniata dagli oggetti e dalle opere che, sebbene danneggiate, rimangono custodite in questo luogo.

La chiesa di Fango /02La chiesa di Fango /11

La chiesa di Fango /03La chiesa di Fango /04La chiesa di Fango /05

La chiesa di Fango /10La chiesa di Fango /06

La chiesa di Fango /07La chiesa di Fango /08La chiesa di Fango /09

La chiesa di Fango /12La chiesa di Fango /13

Lorena at my studio
POSTED ON 2 Feb 2025 IN Portrait     TAGS: MODEL, studio

Lorena at My Studio /01Lorena at My Studio /02

La differenza tra come gli altri ci vedono e come siamo realmente dipende dalle maschere che indossiamo quando siamo in pubblico: sono le nostre paure, le nostre insicurezze. Poche persone ci conoscono realmente, poche persone sanno cosa c’è oltre l’immagine che facciamo trasparire. Queste due fotografie rappresentano perfettamente come sono io in pubblico e come sono realmente: timida, impacciata, sorridente.
– Lorena Durante

La Villa del Rabbino
POSTED ON 30 Gen 2025 IN Reportage     TAGS: URBEX

La Villa del Rabbino /19

Riuscire a scoprire la storia di un certo abbandono a volte è un rompicapo, come nel caso di questa villa detta del Rabbino o Aramaica. Questa residenza un tempo apparteneva ad un rabbino di origini ebraiche, un uomo di grande cultura e spirito, che aveva trasformato la casa in un santuario di sapere e arte. La villa, ormai avvolta dal silenzio e immersa in un triste abbandono, conserva ancora il fascino dei suoi giorni gloriosi: ogni stanza è un piccolo capolavoro.

Una stanza, in particolare, cattura l’attenzione: quella con il pianoforte. Questo strumento, sebbene coperto di polvere e foglie, conserva ancora la sua eco malinconica, come se aspettasse nuove dita per suonare le melodie che un tempo riempivano le stanze. Nell’angolo opposto una credenza, un tavolo antico, un divano che sembra uscire da un libro di Tolkien e un’antica stufa in terracotta risalente ai primi del ‘900. E poi, insieme a Pickwick di Charles Dickens, una bottiglia di Liquore Strega, invecchiata insieme alla villa. Questo liquore, con la sua etichetta intatta e il suo contenuto ancora ambrato, rappresenta un ultimo, dolce ricordo di celebrazioni, studi e contemplazioni. Ma l’ambiente che mi ha sorpreso maggiormente è il bagno, un bagno incredibile, l’unico della villa, dove il tempo sembra essersi fermato anche oltre il secolo scorso: in tutte le mie esplorazioni non avevo mai percepito un sapore così antico e originale; sembra di viaggiare con H.G.Wells per immergersi in un’altra epoca (ma senza Morlock).

Questa villa abbandonata non è solo un edificio decadente, ma un luogo dove la storia, la cultura e l’arte si intrecciano in un racconto che attende di essere riscoperto, un segreto custodito nella pianura lombarda, un lascito importante che provoca emozioni e che mi ha fatto sentire al cospetto di un’eleganza e di un’estetica di livello superiore. Non riesco a descrivere in modo lineare le vibrazioni che ho sentito, ma ammetto che qui ho percepito un’aura pazzesca che mi ha fatto tornare in pace con il mondo. E non è impresa facile.

La Villa del Rabbino /18La Villa del Rabbino /23

La Villa del Rabbino /03La Villa del Rabbino /05La Villa del Rabbino /06

La Villa del Rabbino /01La Villa del Rabbino /02

La Villa del Rabbino /64La Villa del Rabbino /04La Villa del Rabbino /07

La Villa del Rabbino /09La Villa del Rabbino /10

La Villa del Rabbino /39La Villa del Rabbino /40La Villa del Rabbino /36

La Villa del Rabbino /42

» CONTINUA A LEGGERE «

Alice -Sofa Song-
POSTED ON 29 Gen 2025 IN Portrait     TAGS: MODEL, studio, sofa

Alice -Sofa Song- /03

Sofa Song è un progetto fotografico dedicato al ritratto in studio che vorrei iniziare da tempo. Il titolo del set fa comprendere in modo chiaro l’idea fotografica che voglio realizzare ed è ripreso da una bellissima canzone dei The Kooks. Sfondo marrone, un divano di velluto beige stile Chesterfield, un flash in alto a sinistra a 45 gradi, un pannello riflettente a conchiglia sulla destra: molto semplice, niente di complicato. In realtà avevo già scattato qualcosa, ma per questo inizio vero non potevo che scegliere il mio soggetto preferito: mia figlia Alice. Lei si è prestata molto volentieri e già al primo tentativo di foto serie dimostra una buona attitudine al posing.

Alice -Sofa Song- /06Alice -Sofa Song- /07Alice -Sofa Song- /08

Alice -Sofa Song- /01Alice -Sofa Song- /09

Alice -Sofa Song- /02Alice -Sofa Song- /04Alice -Sofa Song- /05